Con Gabriella Martani, titolare del Gruppo Guarneri, candidato al Premio Bellisario, alla scoperta di come si traduce una leadership femminile in un settore ancora in gran parte a trazione maschile

I settori tecnici, soprattutto in ambito edile, non sono mai stati, per storia e vocazione, a trazione femminile in Italia. Eppure c’è una società in cui la leadership è, da anni, rosa. Si tratta del Gruppo Guarneri, realtà cresciuta dal 1994 intorno al core business del noleggio di attrezzature per il lavoro in quota. Dalla scelta del mezzo più adatto all’assistenza post vendita, dai supporti tecnici alle attività di formazione, il Gruppo Guarneri affianca la clientela con tre unità autonome che dialogano con i rispettivi mercati di riferimento: Serfin, la holding del Gruppo, accreditata e certificata per l’erogazione di percorsi formativi in presenza e online con l’obiettivo di creare operatori e manager professionalmente qualificati; Eurotecno, azienda leader di settore nell’ambito del noleggio di mezzi per il sollevamento, con oltre 600 mezzi nel proprio parco macchine; Master, impresa costituita nel 2002 come centro vendita e assistenza per mezzi per la cantieristica e piattaforme aeree.

A tenere le redini ci pensa una triade tutta al femminile composta da Gabriella Martani, titolare del Gruppo, Michela Guarneri, presidente del Consiglio di amministrazione di Eurotecno, e Sara Guarneri, la seconda generazione di famiglia in azienda. Non stupisce, dunque, che il Gruppo sia candidato al Premio Bellisario, riconoscimento che ogni anno viene assegnato alle donne che si distinguono nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia, nel sociale, nella cultura e nell’informazione, nello spettacolo e nello sport, sia a livello nazionale che internazionale. Ne abbiamo parlato con Gabriella Martani.

Cosa rappresenta per il Gruppo Guarneri la candidatura al Premio Bellisario?

«Il settore in cui operiamo (il noleggio dei mezzi per il sollevamento ndr) può ancora essere considerato prettamente maschile, anche se a dire il vero ci sono donne che occupano posizioni apicali in diverse aziende competitor. Ecco perché, quando sono venuta a conoscenza della nostra candidatura al Premio Bellisario, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Non pensavo che all’esterno venisse percepita la nostra attenzione verso la ricerca di una perfetta integrazione tra le professionalità femminili e maschili in azienda, orientata a garantire sia risultati in termini di business sia un arricchimento sociale e culturale. Siamo ben consci del valore della nostra azienda eppure non ci sentiamo dei veri fuoriclasse. Aver ricevuto questa candidatura per noi significa che, se credi e metti passione in ciò che fai trovando il modo giusto di fare le cose, è possibile realmente per tutti fare la differenza».

Come si declina all’interno del Gruppo Guarneri il “valore donna”?

«Non mi sono mai considerata né mi considero una femminista. Anzi, devo dire che non condivido questo continuo voler contrapporre i ruoli di uomo e donna in ambito lavorativo. Questo non significa che non ci sia un fondo di verità quando si dice che la differenza esiste e che le donne devono fare maggior fatica per raggiungere posizioni di vertice. Credo tuttavia che queste differenze non soltanto non debbano essere negate, ma rappresentino un grande valore. Nel nostro specifico caso, l’ingresso in azienda di alcune donne ha contribuito a generare un miglioramento complessivo di tutte le persone che operano nella società. Questo perché di per sé la figura femminile, rispetto alla controparte maschile, ritengo abbia una maggiore sensibilità nella capacità di ascolto, nell’accettare l’aiuto altrui e mettersi al servizio delle persone, che siano interne o esterne all’azienda. Non è un caso che a livello di governance si sia assistito ad un’integrazione ottimale tra uomini e donne, che ci ha permesso nel corso degli ultimi otto anni di raggiungere risultati che molte altre aziende ci invidiano. E anche a meritare una candidatura a un premio così prestigioso.

Com’è nata la leadership femminile del Gruppo Guarneri?

La nostra leadership al femminile nasce da una tragedia familiare, dalla prematura scomparsa nel 2014 di mio marito, Pierluigi Guarneri, che aveva fondato l’azienda. La mia decisione di prendere le redini della società è stata più che altro una scelta istintiva e di cuore. Sapevo che, nonostante i tempi non favorevoli (erano gli anni successivi alla crisi del 2011), in questa azienda c’erano persone molto capaci e che se ci fosse stato qualcuno a tenere il timone tutti gli altri avrebbero contribuito a tracciare la rotta. Inoltre c’era la preoccupazione di poter offrire un futuro sia alla mia famiglia che alla grande famiglia allargata che è quella aziendale. Oltre a me, le altre due figure femminili di rilievo all’interno dell’azienda sono quelle di mia cognata Michela e di mia figlia Sara Guarneri. La prima, oltre a essere presidente del Consiglio di amministrazione di Eurotecno, coordina e supporta l’area economico-finanziaria, grazie alle sue competenze nel settore. Mia figlia Sara rappresenta invece il cambio generazionale e lo spirito di innovazione della nostra azienda, non a caso si occupa di formazione e qualità in ottica di miglioramento continuo. Queste in estrema sintesi sono le tre anime che, pur nelle loro differenze, rappresentano il centro nevralgico dell’azienda. Ci tengo tuttavia a sottolineare che non sono unicamente le donne che svolgono un ruolo importante all’interno delle varie società del Gruppo Guarneri, ma anche e soprattutto che il frutto del nostro successo è l’equilibrio e la collaborazione che uomini e donne hanno saputo costruire, mettendo insieme le differenti competenze e imparando gli uni dalle altre.

Quali sono state le principali difficoltà incontrate negli anni legate proprio al vertice femminile e quali, invece, i plus notati dai clienti?

«I clienti non credo abbiano la percezione di una governance femminile, piuttosto è nel rapporto con i fornitori che il cambiamento di gestione è stato più percepito. Il mondo del sollevamento e del noleggio richiede infatti grandi conoscenze, soprattutto sul piano tecnico, e deve essere compreso nella sua essenza e nelle sue tante sfaccettature. È pertanto normale che, provenendo da un settore completamente diverso, all’inizio ci sia stata diffidenza nei nostri confronti. In molti ci davano per spacciati fin dall’inizio. Questa circostanza ci ha un po’ “segnato” nei primissimi anni di attività, ma il tempo e l’impegno profuso ci hanno successivamente regalato grandi soddisfazioni. Il merito naturalmente non è tutto nostro, ma di un gruppo che ha saputo remare nella stessa direzione anche nei momenti di grande difficoltà, dimostrando grande resilienza e sapendo scorgere nei grandi cambiamenti le giuste opportunità».

L’innovazione al servizio del noleggio

Guardare verso il futuro e anticipare le tendenze in un mercato in costante evoluzione è la mission di Eurotecno, società del Gruppo Guarneri specializzata in noleggio di piattaforme di lavoro elevabili. Non è un caso che l’azienda si sia mossa in anticipo per rendere il cliente sempre più autonomo, sia nella fase di prenotazione che del ritiro del mezzo. Un esempio è il lancio di DAJ, acronimo di Drive and Joy (vincitore nel 2021 di un premio per l’innovazione) che permette di prenotare tramite app per smartphone e tablet piattaforme aeree e veicoli commerciali, anche per poche ore e nei fine settimana, riducendo al minimo attese e burocrazia. Anche perché la fase che sta attraversando il settore è delicata. «Ci troviamo in un momento di grande cambiamento e incertezza – spiega Gabriella Martani –. La difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e la mancanza di alcuni componenti necessari alla produzione ha generato un’immissione nel mercato di un numero di macchine per il sollevamento e il movimento terra largamente inferiore alle aspettative. Le società che operano nel noleggio si sono pertanto ritrovate con una mole di lavoro molto superiore. L’Italia, contrariamente agli altri paesi europei, presenta una situazione molto frammentata, con moltissime piccole realtà. Probabilmente il 2023 e gli anni futuri ci saranno caratterizzati da operazioni di aggregazione e acquisizione».

Master: l’assistenza in primo piano

Master è la società del Gruppo Guarneri nata per rispondere all’esigenza delle aziende di poter contare su un partner in grado di risolvere con puntualità problemi di manutenzione dei mezzi per il sollevamento, grazie a un servizio di assistenza qualificato fornito da tecnici specializzati e costantemente aggiornati. Una realtà che nell’ultimo anno ha vissuto una crescita importante, grazie a un investimento in termini di risorse e formazione, anche e soprattutto di giovani. «L’impatto della pandemia e della recessione legata al conflitto tra Russia e Ucraina si è concretizzato in un aumento dei costi delle materie prime – conclude la titolare del Gruppo Guarneri Gabriella Martani – fino al 20-30 per cento. Con macchine dai costi di produzione importanti, un incremento così rilevante è molto difficile da assorbire per le aziende, che tra l’altro si sono fatte quasi totalmente carico di questo surplus di costo. Il secondo elemento da considerare è il ritardo nell’arrivo dei nuovi mezzi, frutto di una catena produttiva molto lunga. In questo quadro, l’assistenza riveste un ruolo essenziale per poter dare continuità alle attività».

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