Un delicato intervento di restauro delle lancette, del quadrante e degli ingranaggi, inesorabilmente compromessi dall’incedere del tempo e da una manutenzione non sempre puntuale. Grazie a una piattaforma autocarrata da 42 metri, con rotazione della navicella a 360°, è stato possibile svolgere le lavorazioni rapidamente e in completa sicurezza, dall’analisi preliminare all’asportazione dei componenti ammalorati, passando per la fase di montaggio finale.

La Chiesa Parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, realizzata nelle forme attuali tra il 1770 e il 1787 su progetto dell’architetto Filippo Alessandri, è uno tra i principali simboli di Urgnano, comune di circa 10.000 abitanti in provincia di Bergamo. Un edificio dalla mole imponente caratterizzato da una facciata in stile neoclassico, che gli conferisce severità ed eleganza, con un portone definito ai due lati da colonne in stile corinzio, che sottendono un arco in cui è inserito un alto rilievo del Battesimo di Gesù al Giordano. Ma l’elemento che meglio contraddistingue la Chiesa, oltre alla Statua della Vergine Maria che domina l’intera facciata e che viene venerata con devozione dagli urgnanesi, è l’antico orologio con fasi lunari posizionato all’interno del timpano a circa 30 metri di altezza dal suolo. Un dispositivo che, complice l’incedere del tempo che da anni è chiamato a misurare con precisione, è stato recentemente soggetto a un’importante e complessa operazione di restauro, finanziata dall’Amministrazione Comunale, che ha permesso di ripristinarne il completo funzionamento.

A mettere mano sugli antichi ingranaggi è stata la Rubagotti Carlo S.r.l., impresa bresciana specializzata nella realizzazione e nelle opere di restauro di campane e orologi da torre, che nasce nel lontano 1962 da un’intuizione del suo fondatore e che da quasi mezzo secolo padroneggia un’arte tanto antica quanto dimenticata. Un intervento che, come conferma Marco Martinazzi, Responsabile Commerciale dell’azienda, non è stato affatto semplice, sia per la necessità di operare con estrema cautela in considerazione del vincolo storico e culturale che per questioni legate all’altezza considerevole. “La situazione che abbiamo trovato durante l’ispezione non è stata certamente delle migliori, dato che le lancette dell’orologio, in particolare quella dei minuti, erano in un pessimo stato di conservazione. Essendo realizzate in materiale ferroso erano fortemente ossidate e il loro spessore si era degradato parecchio, contribuendo a non garantire più come in passato le caratteristiche meccaniche di sicurezza. Di conseguenza è stata necessaria l’asportazione sia della lancetta dei minuti, tra l’altro soggetta al distaccamento di un particolare, che quella delle ore”.

L’ispezione è poi proseguita con l’analisi del quadrante mediano di copertura di colore azzurro, anch’esso costruito in ferro e caratterizzato da numerose zone di ammaloramento. Non solo: complice l’assenza di manutenzione dell’ultimo periodo, le viti che lo fissavano alla parte posteriore erano prive di tenuta, rappresentando un vero e proprio pericolo per l’incolumità delle persone che entravano e uscivano dalla Chiesa. “Ci siamo resi immediatamente conto di questa criticità, dato che abbiamo rimosso le viti semplicemente svitandole a mano, senza la necessità di utilizzare nessun tipo di attrezzatura meccanica. Il quadrante evidenziava inoltre un notevole gioco di oscillazione, a discapito della sicurezza, con un consistente rischio di caduta di pezzi dall’alto”. Nella stessa situazione si trovava anche il disco posteriore dell’orologio, con i suoi denti esterni totalmente deformati e “grippati” nei confronti dell’ingranaggio di trasmissione. “Dall’ispezione effettuata sul quadrante abbiamo riscontrato che il movimento avveniva attraverso due ingranaggi di riduzione comandati da una farfalla rigidamente fissata all’albero di movimentazione delle ore e dei minuti. Tali ingranaggi, così come la stessa farfalla, presentavano uno stato di usura e un’ossidazione molto avanzata. Per questo motivo, considerando che l’intero sistema era compromesso, abbiamo proceduto all’intera asportazione e al successivo ripristino”.

Una volta rimosse le lancette, il quadrante, gli ingranaggi e i vari particolari dell’orologio, gli operatori della Rubagotti Carlo S.r.l. hanno dato vita alla seconda fase dei lavori, procedendo con la pulizia in laboratorio dei singoli componenti e l’applicazione di un trattamento anticorrosivo per assicurare al dispositivo un funzionamento più durevole nel tempo. A completamento è stata inoltre predisposta l’installazione di una centralina di comando dotata di GPS, denominata RCTouchBell, che permette di gestire direttamente da smartphone, tablet o pc la movimentazione del quadrante, con un rifasamento automatico in caso di mancata tensione.

In considerazione del fatto che la maggior parte delle operazioni si sono svolte in quota e a un’altezza molto rilevante, l’impresa ha deciso di fare ricorso all’ausilio di piattaforme aeree a noleggio per raggiungere facilmente e in completa sicurezza le zone della lavorazione. La scelta del partner è ricaduta su Eurotecno, società del Gruppo Guarneri attiva fin dal 1994 e specializzata nel noleggio di mezzi da lavoro aereo per la cantieristica e l’industria, che ha individuato nella piattaforma autocarrata MJ420 di Multitel Pagliero la macchina più idonea a eseguire l’intervento. Merito del suo sbraccio che raggiunge i 42 metri di altezza e del jib telescopico che assicura una rotazione a 360° della navicella, garantendo una maggiore versatilità all’operatore sia durante la verifica iniziale che in fase di rimozione della componentistica. “Non è certamente la prima volta che collaboriamo con Eurotecno e devo dire che anche in questa occasione l’esperienza è stata molto positiva – conclude Martinazzi – quando ci troviamo a dover effettuare dei lavori ad alta quota ricerchiamo un partner che garantisca grande professionalità e soprattutto il rispetto assoluto della sicurezza operativa. Eurotecno rappresenta per noi da molti anni un interlocutore affidabile che, oltre a ad avere una profonda attenzione verso gli standard di sicurezza ed essere in grado di proporre il mezzo più adeguato a ogni nostra singola esigenza operativa, fornisce un importante supporto tecnico e amministrativo nella fase che precede l’intervento, gestendo sia la richiesta dei permessi che la segnaletica in cantiere”.

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